“NON LA RIFAREI NEMMENO SOTTO TORTURA”
Nel 2017 sono stato tanti mesi senza motivazione. Spartathlon mi aveva tolto ogni voglia di correre e di inseguire nuovi obiettivi. Avevo bisogno di qualche follia.
Un amico mi propone ASA (Atene-Sparta-Atene, cioè una Spartathlon andata e ritorno)…ecco la follia! Ed era DAVVERO lontana anni luce dalla mia mente.
Ma pian piano si è insinuato in me il solito meccanismo, che è poi quello che mi porta a fare queste cose: la sfida che mi viene lanciata, un nuovo limite da superare ed anche il togliersi dalla testa l’ossessione della Spartathlon (dovevo ritornare lì, in quel posto, per poter ripartire). A tutto questo si doveva aggiungere il viaggio, l’avventura, che sono per me come una droga. Perché poi, alla fine, quello che ci portiamo dietro è il viaggio.
In breve?
Potrei riassumere ASA 2017 come una enorme follia, che non rifarei mai più nemmeno sotto tortura.
Che però mi è servita perché 4 giorni e 4 notti in giro mi hanno forgiato nel fisico e nella mente, e sicuramente dopo ASA ne sono uscito una persona migliore.
Perché lì siamo davvero andati contro a tutti i limiti possibili e immaginabili dell’essere umano.